Un importante annuncio dai laboratori Prodigyt: è stata implementata l’architettura di Touch400 con l’aggiunta del protocollo http come metodo di comunicazione tra i programmi Rpg e i client, in alternativa al protocollo proprietario basato su socket.
Uno degli aspetti caratteristici di Touch400 fino ad oggi è stato il protocollo di comunicazione fra as400 e il client, implementato direttamente sui socket, al pari degli emulatori 5250. Anzi, Touch4000 si basa sui SolidSocket, ovvero un sistema di ripristino dei socket realizzato nei laboratori Prodigyt e unico nel suo genere, in grado di recuperare la connessione con il programma originale. Questa caratteristica ha reso Touch400 più affidabile del 5250 in caso di perdita di connessione in quanto è in grado, una volta ripristinato il collegamento, di recuperare il canale socket originale di comunicazione con il programma, consentendo all’ utente di riprendere l’attività nell’ esatto punto in cui si era interrotta. Il grosso vantaggio lo si ha con le applicazioni Mobile, soggette più di altre alla perdita di connessione, vuoi per mancanza di campo, o per momentanea sospensione dell’attività.
Nei primi mesi del 2018, Prodigyt metterà a disposizione, in alternativa ai socket proprietari, la connessione su protocollo http per Touch400; tale nuova feature si rende utile per le aziende che desiderino fornire apps e servizi b2b/b2c senza pubblicare direttamente sul web il proprio Ibm-i, seppur attraverso un protocollo socket proprietario (sono comunque possibili diverse tecniche di reverse proxy ad ulteriore protezione); la connessione http può trarre giovamento dai sistemi infrastrutturali di sicurezza degli accessi web (firewall, reinstradamenti etc.), mantenendo quindi l’accesso all’Ibm-i protetto dietro gli opportuni sbarramenti.
Touch400 con connessione http richiede naturalmente l’attivazione del server http su IBMi, con una semplice configurazione aggiuntiva sulle applicazioni CGI; l’unico aspetto da tenere presente è che , se da una parte la connessione http aggiunge a Touch400 l’infrastruttura di sicurezza del protocollo, dall’altra è comprensibile un lieve calo delle prestazioni rispetto alla versione SolidSocket, dovuto all’ aggiunta del layer http.
Touch400 http mantiene comunque inalterate le medesime caratteristiche della versione socket, inclusa la feature di ripristino dei lavori interrotti. Inoltre è possibile avere sul vostro sistema IBM-i una unica versione di applicazioni basate su Touch400, erogandole sui diversi protocolli disponibili (ad esempio su SolidSocket all’interno della rete aziendale, e via http per gli utenti che si collegano dall’esterno della rete).
La connessione http è la prima di una serie di importanti novità architetturali di Touch400 che vedranno la luce nel 2018. Stay tuned!