TOUCH400 in estrema sintesi sostituisce i display file generati tramite dds con una interfaccia grafica basata su pseudo-browser, utilizzando componenti visuali proprietari. Il motore di trasformazione di TOUCH400 genera dinamicamente interfacce visuali basandosi sulle informazioni contenute nelle DDS dei display file; il programma “crede” di dialogare con l’utente sempre attraverso i display file, in realtà il controller di TOUCH400, che si sostituisce al controller 5250, comunica con l’interfaccia grafica presente sul client.
Come funziona TOUCH400 ?
Quali requisiti sono necessari su IBM-i?
Nessuno, a parte il compilatore RPG. TOUCH400 non utilizza Java Virtual Machine, né server http, né Application Servers interni o esterni. L’avvio e la comunicazione dei programmi avviene tramite sottosistema nativo specializzato.
Come avviene la comunicazione fra il programma e l’interfaccia?
Avviene, come per il 5250, via socket TCP, a garanzia delle migliori performances; il flusso viene inoltre zippato per compattare i volumi, ed è eventualmente crittografabile per garantire la sicurezza.
Che tipo di client usa Touch400?
TOUCH400 utilizza un client proprietario (assimilabile come concetto ad un browser) installabile sui più diffusi sistemi operativi: Windows, Mac OS X, Linux, Android, iOS.
Abbiamo scelto la strada proprietaria anziché la quella dei browser per favorire la stabilità e solidità tipica dei client monomarca specializzati, che secondo noi è necessaria per un utilizzo esaustivo di applicazioni gestionali; è comunque disponibile una versione del nostro client incorporabile in una pagina web come app dinamica.
Quindi TOUCH400 funziona anche su tablets e smartphone?
Si. Tramite il client di TOUCH400, scaricabile come una normale app, si possono utilizzare le applicazioni RPG online alla stregua di applicazioni native, con performances da invidia.
Come si preparano i programmi per utilizzare TOUCH400?
Un unico comando di adattamento su IBM-i, partendo dal sorgente RPG, inserisce automaticamente nel programma la logica per gestire il flusso di dati verso il controller di TOUCH400, in alternativa alla logica tradizionale 5250; il programma continua a funzionare anche in modalità 5250 (quindi un unico oggetto per entrambi gli ambienti); il sorgente originale rimane inalterato, quindi lo sviluppatore non modifica le sue ordinarie attività di manutenzione.
Sempre con lo stesso comando viene generato un oggetto che racchiude le informazioni originali delle DDS, e che viene inviato al client nella fase di avvio del programma.
Che modifiche occorrono ai programmi o alle DDS per utilizzare TOUCH400?
Nessuna.
Per utilizzare l’interfaccia visuale di TOUCH400 non è richiesta virtualmente alcuna modifica ai sorgenti.
Posso personalizzare le interfacce generate dinamicamente?
La personalizzazione è il punto di forza di TOUCH400. Si può scegliere tra una vastissima gamma di componenti visuali da abbinare ai formati e dati originali 5250, che ci possiamo vantare siano tra i più evoluti sul mercato; Gli abbinamenti si possono operare tramite infinite combinazioni di regole di trasformazione basate sulle caratteristiche delle DDS originali, fino al più piccolo dettaglio; le regole vengono memorizzate in un unico oggetto su IBM-i.
Mensilmente produciamo nuovi componenti da integrare nelle interfacce di TOUCH400, specializzati per alcune funzioni specifiche (ad es. diagrammi Ganntt, mappe di magazzini, distinte base etc), componenti di data visualization & manipulation, e componenti che integrano nelle applicazioni funzionalità tipiche del device (ad es. il GPS), o del Web (ad esempio i servizi Google);
E’ possibile inoltre personalizzare il singolo formato di un programma in ogni sua piccola caratteristica, anche a livello utente (user-level disponibile dalla V2.2).
Significa che le interfacce personalizzate risiedono sui client?
No, tutte le personalizzazioni risiedono su IBM-i, vengono salvate per differenze nello stesso oggetto che contiene le regole; il controller le invia al client quando richieste; il client di TOUCH400 provvede comunque a gestire automaticamente delle cache locali multi-livello, controllandone il livello di aggiornamento con il server.
Posso personalizzare colori, fonts, impaginazioni, anche per applicazioni diverse?
Certo. I componenti di TOUCH400 possiedono un gran numero di attributi di stile, di layout e di comportamento completamente personalizzabili; inoltre TOUCH400 utilizza un sistema di stili assimilabili ai CSS web che si possono assegnare ai componenti secondo infinite combinazioni, ed anche in base ai dati stessi.
Devo modificare i programmi originali per personalizzare le interfacce?
No, non è necessario; a meno di dover inviare al client dati aggiuntivi (come ad esempio il nome di una immagine o il percorso di un file pdf); in questo caso, per non alterare il comportamento dell’ originale 5250 sono sufficienti campi “hidden”.
Se modifico le DDS originali perdo le personalizzazioni?
Assolutamente no! L’unica accortezza è, dopo la modifica, di verificare i posizionamenti di eventuali campi aggiunti, per evitare sovrapposizioni con eventuali personalizzazioni (in questo caso è sufficiente il riposizionamento manuale del campo aggiunto, operazione che i svolge in pochi secondi).
Quando personalizzo le regole, gli stili, l’interfaccia grafica devo ricompilare i programmi e/o i formati?
No! Il grande vantaggio del nostro strumento di personalizzazione, assimilabile a uno strumento di disegno per web o ambienti visuali, è che agisce direttamente sull’applicazione in esecuzione; quindi, se si modificano regole di trasformazione o direttamente attributi e posizioni dei componenti, il risultato viene applicato immediatamente, abbattendo quindi i tempi di preparazione e di personalizzazione.
Dove risiedono gli stili e le regole di trasformazione?
Risiedono in un unico oggetto OS-i (non IFS), nel rispetto dell’architettura Power-i; sono dunque possibili combinazioni di ambiente e di interfacce basate sulle liste di librerie.
Posso aprire più sessioni dal client?
Certo, ma non solo: il client ha anche la possibilità di aprire dinamicamente sessioni di lavoro ed avviare automaticamente programmi, in sincronizzazione ai dati contenuti in formati specifici dell’applicazione principale, come ad esempio: far apparire una finestra con il fido cliente durante la gestione della testata ordini clienti, un’altra con le giacenze di magazzino durante l’inserimento righe articolo negli ordini clienti; tale particolarità permette allo sviluppatore di rimodulare l’abbinamento di taluni programmi dando la sensazione all’utente di lavorare contemporaneamente con più parti dell’applicazione, in una modalità impossibile nei tradizionali formati 5250; e naturalmente, senza alterare i flussi della versione 5250.
Quanto tempo occorre per modernizzare una applicazione?
Molto dipende dalla qualità degli standard presenti nei formati originali 5250: più “ordinati” sono stati progettati, più veloce è la modernizzazione; possiamo comunque affermare che le metodologie contenute in TOUCH400 (nessuna modifica ai sorgenti, personalizzazioni in tempo reale durante l’esecuzione, stili, regole di trasformazione etc) consentono di raggiungere ottimi risultati in pochissime settimane, anche a fronte di migliaia e migliaia di formati 5250.
Devo quindi avere i sorgenti per utilizzare TOUCH400?
Non necessariamente; benché la disponibilità dei sorgenti consenta una modernizzazione applicativa fin nei minimi dettagli, TOUCH400 dispone anche di una adattatore Telnet, che intercetta lo stream 5250, funzionando a tutti gli effetti come un emulatore di sessione; in questo caso, anche se le informazioni applicative non sono complete, si possono raggiungere ottimi risultati grafici, adottando tecniche di riconoscimento dei formati, in abbinamento ai ns. componenti visuali.
Quali competenze deve avere lo sviluppatore per utilizzare TOUCH400?
Nessuna in particolare. Lo strumento di sviluppo non utilizza alcuno script language, è assimilabile ai più diffusi strumenti visuali “WYSIWYG” (what you see is what you get) di creazione di pagine web. Tuttavia una basica conoscenza di ambienti basati su componenti visuali può facilitare l’apprendimento dell’ambiente visuale di TOUCH400.