(Dedicato, ma non solo, agli sviluppatori in ambiente IBM Power-i)
Si sa, il lavoro è lavoro, ma ricavarne soddisfazione è comunque una fonte energetica sostenibilissima!
Non vorreste avere il piacere di avere un’utenza soddisfatta dei programmi che avete loro dato? Sicuramente un programma che alleggerisce il lavoro ed i tempi è apprezzato dall’utente, che fa meno fatica; ma spesso ci si imbatte in un muro di insoddisfazione apparentemente insuperabile: la complessità d’uso.
A volte la densità di informazioni sullo schermo lo rende difficile da capire se non dopo un bel pò che lo si usa, e ancora può succedere che le informazioni non vengano viste; e non bastano pochi colori ad evidenziarle; le spiegazioni, gli help in linea, o semplicemente descrizioni e commenti devono essere contratte o abbreviate per farcele stare; in tutto questo l’utente si smarrisce, ed è costretto a fare un continuo sforzo mnemonico per ricordare il significato del dato, spesso non c’è spazio per elencare i tasti di funzione, che vengono dimenticati o peggio sono fonte di confusione o di errori. Tutto questo insieme genera quel timore, quell’avversione spesso presenti nell’utente applicativo, che si traduce in scontento, lamentele, e di sicuro non genera feedback positivi allo sviluppatore.
Questo è un tipico esempio di User Experience negativa, che toglie energia e concentrazione.
Anche dal punto di vista di chi sviluppa, avere la possibilità di uno strumento dalle innumerevoli possibilità espressive consente di pensare e realizzare applicazioni dalle funzionalità fortemente semplificate, utilizzando diverse metafore visuali in alternativa al carattere (colori, dimensioni, posizioni..) di poter dettagliare in modo più esaustivo note, descrizioni, o informazioni di navigazione; anzi, se il sistema di navigazione viene semplificato spesso risulta più chiaro ed efficace qualche passaggio in più tra schermi anziché un addensamento di informazioni su di un’unica schermata.
E un altro aspetto fondamentale da non trascurare è l’attrattiva grafica ovvero il design; viene spesso ignorato, o sottovalutato dagli sviluppatori applicativi che si concentrano (giustamente!) sulla robustezza applicativa; invece è molto importante: tanto per iniziare il colore è una metafora comunicativa potentissima, e può servire a comunicare stati e condizioni dell’applicazione, inoltre (e questo lo sanno benissimo i grafici pubblicitari) lo stile, l’impaginazione e l’armonia di colori generano comunque sempre una reazione inconscia gradevole (ma anche sgradevole se mal realizzata), la cui intensità influisce in modo sensibile sull’ attività in corso.
Un utente che apre una applicazione, e che tra se e se dica “che bella/che facile/com’è pratica..”, riduce già eventuali ostacoli inconsci negativi quali, “devo lavorare”, “sono imbranato non so usarla”, “non si capisce niente”, “non mi ricordo come si fa, aiuto!” etc.
Questo è un tipico esempio di User Experience positiva, che alleggerisce l’utilizzo e consente maggior concentrazione sull’attività
Uno sviluppatore che abbia dunque a disposizione uno strumento visuale dall’alta espressività, ma che comunque non necessita di pesante approfondimento tecnico, né di lunghi tempi di utilizzo aumenta le possibilità funzionali a disposizione dello sviluppatore, e ne aumenta la creatività, lo riqualifica all’interno dell’azienda.
Il feedback positivo generato dall’utenza alla presentazione delle nuove applicazioni è fonte di soddisfazione, e dà nuova energia allo sviluppatore per migliorare sempre di più la propria produttività e quella degli utenti stessi.
E, ultimo grande ostacolo, poter portare gli executive della propria azienda ad utilizzare una buona parte dell’applicazione gestionale senza che questi perdano la pazienza dopo un minuto, sarebbe una fonte di soddisfazione non indifferente, unita a quella dello stesso executive che riesce a cercare, trovare, capire l’informazione gestionale facilmente ed in tempo reale, senza downloads parziali in excel, o preparazione differita di complessi datawarehouse, senza report voluminosi etc.
In buona sostanza, dotarsi di uno strumento che semplifichi l’interazione uomo-macchina significa migliorare in modo significativo la fruibilità delle applicazioni, la produttività degli utenti, a qualunque area aziendale essi appartengano, e naturalmente la soddisfazione, sia dell’utente ..che dello sviluppatore!