L’articolo è destinato a chi gestisce applicazioni legacy Power-i e sta valutando il futuro del proprio sistema informativo, ma anche a chi ha già intrapreso la via della modernizzazione e desidera verificare la correttezza della propria scelta.
Fatevi ancora una volta questa domanda: “Perché scelgo di modernizzare la mia applicazione?”.
E datevi la vera risposta.
Tra le risposte possibili, le tre più gettonate sono le seguenti:
“per sostituire le interfacce a carattere”. È la risposta più istintiva e vera in generale.
“per poter distribuire le mie applicazioni via web – via tablet” E’ una esigenza sentita per chi deve gestire sedi distaccate, filiali, reti vendite, B2C etc.
“per integrare nelle mie applicazioni funzionalità ‘office’“. L’integrazione di funzioni e applicazioni è l’altro tema caldo della modernizzazione.
Qual è quella veramente vera per voi?
E’ in base a questa principale risposta la scelta dello strumento più adatto.
Se nel corso degli anni avete già incluso nelle vostre applicazioni strumenti di integrazione, pdf, upload/download Excel, mail services etc, allora la vera risposta non è “integrazione”; se avete già implementato funzioni distribuite via web, programmi “CGIDEV2”, application servers, php, allora la risposta non è la distribuzione delle applicazioni.
Se la risposta è “per sostituire le interfacce a carattere”, allora vi conviene individuare lo strumento di sviluppo di front-end visuali più mirato e innovativo, e trarre veramente il meglio da esso per una vera modernizzazione sia visuale che funzionale.
Le ulteriori domande da porvi sono:
“voglio un ambiente di sviluppo completo, per i miei programmatori? O voglio uno strumento di facile utilizzo e alta produttività?”
L’uno offre la massima elasticità, ma richiede nuovi skill, e tempi di sviluppo lunghi; l’altro, a seconda di buon compromesso automazione/customizzazione dà soluzioni efficaci, senza particolari skill, in tempi di sviluppo contenuti o addirittura quasi nulli. In assoluto, per nessuna delle due scelte c’è maggiore o minore garanzia di supporto di continuità da parte dei vendor.
“Quanto voglio che duri ancora la mia applicazione legacy, prima che venga dismessa, perché non più supportata dalla piattaforma, o semplicemente perché non più strategica?”
Questa risposta vi da la stima su quanto investire nella modernizzazione, ma soprattutto sulla scelta dello strumento giusto per la strada futura che avete in mente; e genera altre domande.
Altra domanda: ”Lo strumento di modernizzazione richiede modifiche all’ applicazione originale? O ha gli elementi e funzionalità tali da mantenere intatto il codice applicativo originale?”
Nel primo caso lo strumento si vincola all’applicazione originale, seguendone le sorti, nel secondo caso lo strumento mantiene la sua indipendenza dalla piattaforma.
Se da una parte nasce la tentazione di modificare l’applicazione originale, data la conoscenza profonda e la produttività degli sviluppatori, dall’ altra si tratta comunque di investire su una applicazione che avrà un suo lento naturale declino; meglio sarebbe intervenire sulle funzionalità di personalizzazione fornite dello strumento stesso, per mantenere maggiore indipendenza dalla legacy in modo che un eventuale cambio di piattaforma applicativa non vanificasse proprio tutto il lavoro svolto sulle interfacce.
Se non possedete i sorgenti dell’applicazione di cui desiderate modernizzare le interfacce, la scelta cade obbligatoriamente sulla seconda opzione.
Un altro aspetto è l’investimento aziendale sullo strumento: “Quanti giorni/mesi/anni di attività devo investire per adattare le mie applicazioni /per configurare e gestire lo strumento di modernizzazione?”
Tale stima è un indice utile per valutare la strategia di un percorso di modernizzazione ed il rapporto costi/benefici in una prospettiva temporale ampia, ma è anche propedeutica alle prossime considerazioni.
È importante considerare anche l’aspetto della continuità: ”Avete acquisito altre applicazioni? Anche su piattaforme differenti? Necessitate di integrare i diversi ambienti? Avete considerato una integrazione dei dati lato front-end?” Sarebbe quindi utile individuare uno strumento non strettamente legato alla piattaforma legacy, ma che consenta integrazione con altre tecnologie di back-end, o meglio ancora già predisposto ad integrare altre applicazioni (ad.es ERP custom con finance SAP); obbiettivo: evitare il proliferare di diverse tecnologie in azienda, adottare interfacce e funzionalità omogenee.
“Lo strumento mi consente di distribuire le applicazioni su tutti i moderni device? O è vincolato a un vendor o ad uno specifico sistema operativo?”
Se nelle vostre previsioni prevedete sviluppo e distribuzione di applicazioni su varie tipologie di device (da desktop a web, da smartphones a tablets multimarca) occorre individuare lo strumento che copra la varietà di client di oggi, per evitare, anche per questo caso, il proliferare di strumenti/ambienti di sviluppo differenti per piattaforma client.
“In futuro ho in previsione la dismissione dell’applicazione legacy? Voglio poter migrare, magari riscrivendola progressivamente, le mia applicazione su un’altra piattaforma?”
anche in questo caso dotarsi di uno strumento vincolato all’ applicazione significa doverlo dismettere con l’applicazione legacy; uno strumento che si adatta anche a nuove tecnologie back-end e piattaforme applicative ci permette di pensare ad investimenti anche importanti in area front-end, con la serenità che avranno seguito anche se cambierete piattaforma in futuro, ma non solo, consente di pianificare una migrazione progressiva, facendo convivere moduli legacy con i nuovi moduli che via via andranno a sostituire i vecchi, col vantaggio di: mantenere un unico front-end verso l’utenza, quindi trasmettere un senso di continuità e di progressiva evoluzione, unitamente ad altri evidenti vantaggi di risparmio costi verso risorse, test globali etc.
In ultimo, una domanda per chi ha già intrapreso un percorso di modernizzazione: “Se volessi cambiare roadmap, o semplicemente affiancare alla mia modernizzazione uno strumento più innovativo devo rifare tutto?” Anche in questo caso uno strumento che consenta il riutilizzo di elementi della precedente modernizzazione, o che si integri con tali tecnologie potrebbe essere la scelta adatta per poter ripensare con maggior serenità il percorso di modernizzazione senza dover ripartire dal via e conservando investimenti precedentemente fatti.
“la strada migliore è quella che vi consente anche di cambiare strada”
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