I laboratori IBM di San Josè, California hanno pubblicato pochi giorni fa questo filmato: è una semplice animazione di pixel che simula una persona e oggetti, come quelle che si vedevano una volta sui vecchi Commodore 64; ma in questo caso i puntini non sono fosfori verdi, ….ma atomi! Si, avete letto bene, i tecnici di big blue sono riusciti a indirizzare l’atomo. Cosa significa? Che manipolando la carica dell’ atomo sono riusciti a far assumere posizioni precise nello spazio; tale possibilità apre la strada alla memorizzazione statica di informazione attraverso gli atomi: è stato calcolato che per memorizzare in maniera sicura un bit sono neccessari 12 atomi; questo significa che in supporti di dimensioni infinitesimali si potranno memorizzare megabytes, gigabytes, terabytes, petabytes, hexabites, zettabites di dati, senza superare la dimensione di un’unghia.
A proposito, fino a che ordine di grandezza conoscete i prefissi per definire i multipli di 1000 bytes? Cliccate qui per scaricare un interessante PDF edito da Virgilio che spiega i prefissi moltiplicatori
Ma tornando all’esperimento di San Josè ,il filmato che vedrete è solo l’inizio di un lungo progetto che porterà la realizzazione di storage dalle capacità infinite, delle dimensioni di un fiammifero, e soprattutto con velocità di accesso inimmaginabili con gli attuali supporti. Nel frattempo, leggete la pagina ufficiale di IBM e.. godetevi il video qui sotto: