Di Ruggero Borgonovo
C’è una nutrita comunità di utilizzatori ed estimatori di AS400 disposta a giurare che è la piattaforma migliore in assoluto, ma la verità è che questa affermazione, oggi, non è più del tutto vera.
Il sistema operativo è facile, molto solido, inattaccabile, ma chiuso (le ultime 2 cose sono strettamente legate);
altri sistemi operativi e database hanno raggiunto le caratteristiche di solidità e sicurezza paragonabili al nostro AS400, sebbene a volte non si possa dire altrettanto della semplicità di gestione;
i costi di altri sistemi sono altamente competitivi, anche se moltissime analisi e benchmark dimostrano che alla lunga (su certe dimensioni anche nell’immediato) l’ AS400 è la piattaforma più economica;
le aziende e i manager che negli anni hanno sperimentato le caratteristiche di affidabilità della piattaforma richiedono rigorosamente ancora AS400 come sistema per la propria azienda, ma altrettante aziende si affidano con successo a nuove piattaforme applicative;
Qual è ad oggi il valore che contraddistingue in modo netto la piattaforma rispetto alle altre, che la rende unica e spesso non sostituibile?
Il vero valore di AS400 sono le applicazioni
Un patrimonio di miliardi di righe di codice, nelle quali sono scritte pressoché tutte le organizzazioni aziendali italiane, i processi, le regole di gestione, le decisioni di migliaia di aziende;
a fianco di esse il valore delle risorse, in gran parte legato proprio alla macchina; migliaia di analisti e sviluppatori estremamente produttivi, la cui maturazione li ha portati a conoscere a fondo contenuti e problematiche aziendali, i cui know-how sono, molto più che in operatori di altre piattaforme, orientati ai problem solving aziendali.
Ad oggi, questo patrimonio non è ancora stato replicato per alcun altro sistema, né è ancora maturata una comunità di sviluppatori “di azienda” di tale portata.
La casa madre ha annunciato piani di sviluppo di AS400 fino al 2026; questo dà visibilità a lungo termine e rasserena la comunità, ma il sistema, ..è solo un sistema, e per la casa madre, si sa, da tempo non è più particolarmente strategico nella propria visione di mercato.
Strategico lo diventa invece per chi intende continuare ad utilizzare ed evolvere il patrimonio applicativo senza dover affrontare sanguinosi porting, ed è a questo insieme che IBM dedica i piani per il futuro. Tale realtà è fortemente presente sul mercato italiano, e comunque ancora molto diffusa worldwide.
Il cloud è un concetto vecchio quanto internet; oggi viene rivitalizzato, anzi, promosso come scenario universale futuro, per merito dell’evoluzione della infrastruttura e della connettività, che può garantire buone prestazioni remote a volte simili alle connessioni locali; il successo è anche dovuto all’ evoluzione parallela delle architetture hardware che consentono oggi virtualizzazioni di ogni genere; dato che Power 7 e future evoluzioni garantiscono sempre più ampie possibilità di scalabilità e virtualizzazione, anche la piattaforma “i” ne trae giovamento: applicazioni AS400 possono vivere una nuova giovinezza, attraverso una loro distribuzione cloud; ecco che la piattaforma si può proporre “rivitalizzata” come data service dall’ invidiabile solidità e dal ricchissimo patrimonio software, e le applicazioni promosse al ruolo di servizi cloud di alta, a volte altissima qualità.
In quest’ottica diventa più che mai necessaria e strategica un’interfaccia visuale attuale ed al passo coi tempi che renda fruibili le qualità applicative attraverso le moderne metafore di navigazione e visualizzazione (vedi tablet, touch, web 2.0, ..), nascondendo la “maturità” (per non usare il termine vecchiaia), dell’applicazione sottostante.
Chi di noi, raggiunta l’ età cosiddetta “matura”, non ha mai indugiato almeno una volta nella fantasia di tornare alla gioventù pur mantenendo la preziosa esperienza di vita maturata?
Ecco, questo secondo me è ciò che si può ottenere dal connubio AS400-cloud-Prodigyt…