di P.White
Quando si progetta di utilizzare device-mobili in azienda spesso si parte informazioni insufficienti. Infatti oggi si leggono nelle riviste e on line molti scritti che analizzano le possibili applicazioni del mobile computing nel mercato consumer e pochi (o pochissimi) relativi alle applicazioni in azienda. Il mercato consumer è certamente di maggiori dimensioni per i fabbricanti di apparati mobili ma per l’economia (e per il PIL della nazione ) sono molto più importanti le applicazioni aziendali.
Quindi la pubblicità e le riviste pongono le applicazioni aziendali meno in evidenza e con il risultato che non sono spiegate adeguatamente. In questo articolo vorrei sottolineare le maggiori differenza tra le due tipologie di mercato. Nelle aziende l’uso di device mobili è finalizzato ad alleggerire le procedure, e ad aumentare la produttività.
L’ergonomia e le caratteristiche hardware
Prima di tutto in un ambiente aziendale emerge la domanda per una maggiore affidabilità e robustezza delle unità mobili. Basti pensare ai sistemi di ricarica delle apparecchiature più diffuse nel mercato consumer ove le cause più frequenti di guasto sono nei trasformatori volanti a spina, nei cavetti troppo sottili e nelle spine miniaturizzate.
L’ergonomia delle unità gioca un ruolo ancora più importante. Una unità tipo “tablet” è molto comoda se l‘operatore può sedersi od appoggiarsi su un tavolo per operare. L’ergonomia di un tablet non è proprio l’ideale se si deve operare camminando o rimanendo il piedi mentre si movimenta della merce.
Inoltre in alcuni ambienti come nei magazzino o in fabbrica abbiamo presenza di polveri, di sostanze grasse, salti di temperatura e di umidità tra varie zone che potrebbero mettere in difficoltà delle “device” nate per uso consumer. Un esempio molto frequente che mette in “tilt” varie unità è l’impiego in un magazzino alimentare che preveda passaggi frequenti tra la zona frigorifera tipica delle carni, e le zone riservate ai latticini caratterizzate da alta umidità nell’aria. Se il device usato non è previsto per resistere a salti di temperatura e se non è sigillato contro le polveri si possono verificare dei fenomeni di condensazione all’interno dell’unità. Questo è un grave pericolo perchè con il ripetersi dei passaggi tra zona calda e zona fredda si generano gocce d’acqua all’interno dell’unità con ovvie conseguenze.
Mentre nel mercato consumer esistono ormai delle dimensioni “standard” rileviamo che in un ambiente di produzione le esigenze sono diversificate. Ad esempio in carrellista richiede device-mobili di forma diversa di quella che viene usata da un operatore addetto all’inventario. L’industria propone serie di device con fattore forma diversi e spesso con periferici incorporati atti ad operazioni specifiche dotati di piattaforme software “industry standard” in comune.
Le maggiori differenze relative all’hardware sono il fattore forma, la robustezza, l’autonomia e le condizioni ambientali di utilizzo. Le periferiche incorporate possono essere videocamere per cattura di immagini, lettori di codici a barre, lettori RFID.
Nel prossimo articolo dedicato alla produttività si esamineranno alcuni aspetti riguardanti le prestazioni software più frequentemente utilizzate per realizzare aumenti di produttività.